Oggi abbiamo scelto di farci un bel giretto in Cornovaglia, la cos? detta isola nell’isola, punta estrema di un mondo che se non esiste pi?.
Situata nella parte pi? a sud-ovest dalla Gran Bretagna, ? lontano dal resto del paese in tanti sensi. Qui la vita scorre pi? lentamente e questo senso del tempo ci aiuta a godere dei paesaggi suggestivi e romantici che la sua natura, storia e tradizioni ci offrono.
Siamo nella terra di Re Art?, che, secondo la leggenda, nacque nel castello di Tintagel.
Passando dalle maestose scogliere sull’Atlantico, alle lunghissime spiagge, ai piccoli porticcioli di pescatori, come St Ives, meta di artisti da un secolo e mezzo, ai castelli medievali, alle antiche miniere in disuso, alle case padronali con variopinti giardini, alle testimonianze celtiche, potremo godere di un mondo incantato.
E per noi viaggiatori di scoperta, amanti della natura, un luogo quasi completamente naturale che ospita animali prima relegati negli zoo ottenuti in casa, non pu? che diventare un’attrazione imperdibile.
Stiamo parlando del “Santuario delle Scimmie” , immerso tra i boschi ed affacciato nella Looe Bay, nel sud-est della Cornovaglia.
Il Santuario vanta oggi 50 anni di esperienza nella cura dei primati del Sud America, con attenzione e considerazione delle scimmie come individui. I membri originali della colonia delle scimmie sono stati tutti salvati da giardini zoologici e dal commercio di animali da compagnia durante gli anni 1960 e 1970.
La conservazione degli habitat non riguarda solo le scimmie ma anche le specie autoctone, una parte del terreno del santuario ? infatti dedicato ad un giardino per la fauna selvatica dove vivono specie locali di pipistrelli e farfalle.
Obiettivo principale del santuario ? la conservazione dell’ambiente e l’opportunit? di vivere una vita sostenibile attraverso la conservazione delle risorse naturali, sia localmente che globalmente. C’? un’attenta gestione anche del sito al fine di ridurre l’impatto sull’ambiente utilizzando prodotti a basse emissioni nocive, riutilizzando e riciclando.
Aprendo le porte a pi? di 30.000 visitatori ogni anno, il team di ricercatori e lavoratori ? in grado di condividere la loro esperienza dedicata alla cura dei primati, alla conservazione dell’ambiente ed una gestione sostenibile. Molte attivit? sono dedicate alle sensibilizzazione ed educazione attraverso l’organizzazione di conferenze nelle scuole e tra gruppi di interesse locale, progetti di ricerca di supporto in stretta collaborazione con altri santuari, e attivit? di consulenza e assistenza ad altre organizzazioni nel Regno Unito e nel Sud America. Il lavoro ? finanziato dai biglietti di ingresso, da un sistema di adozione degli animali, da sovvenzioni, eventi e dalla generosit? dei sostenitori.
E’ possibile vivere il Santuario sia come visitatori che come volontari. Ci sono, infatti, opportunit? di volontariato durante tutto l’anno sia per qualche settimana che per periodi lunghi durante i quali si potr? collaborare per la preparazione del cibo, l’organizzazione di workshop per i visitatori, la creazione di strumenti didattici sulla vita degli animali.