In quanti sarebbero in grado di resistere ad un buon bicchiere di vino? E quanti sarebbero curiosi di conoscere i luoghi, le arti e tradizioni legate a quel buon bicchiere di vino? A quanto pare, per quanto riguarda l’Italia, i viaggi in onere di Bacco sono sempre pi? ambiti ed in un momento di crisi anche per il settore turistico ? l’enogastronomia che fa la differenza e si presenta con trend sempre pi? crescenti.
I dati registrati nel 2009 dal Rapporto annuale n. 8 Citt? del Vino/Censis “Osservatorio sul turismo del vino in Italia” parlano chiaro: 6 milioni di enoappassionati e un volume di affari di 3 miliardi di euro (+20% sul 2008). Dove? Le mete in cima alla classifica sono Toscana, seguita da Piemonte, -veneto, Umbria e Puglia.
In realt? non ? solamente il vino la motivazione principale alla vacanza ma pi? in generale l’enogastronomia arricchita da una voglia di conoscere in profondit? i territori di origine dei prodotti. Si tratta di un vero e proprio turismo di scoperta: accanto alle degustazioni, infatti, sempre pi? turisti sono interessati a visitare le cantine, i vigneti e le strade del vino. Un turismo legato al prodotto ma anche al capitale naturale, agricolo ed umano. Un fenomeno che, in alcuni casi risponde ad una domanda di turismo rurale sostenibile e responsabile dove l’attenzione e la cura per il prodotto si coniuga con ritmi naturali e tradizioni centenarie.
Questa tipologia di turismo offre una grande opportunit? anche alle comunit? locali, infatti presenta la spesa media procapite pi? alta dell’intero comparto (149 euro al giorno). Tradizioni territoriali e cultura enogastronomica diventano fattori chiave che rendono unico il territorio italiano ma c’? bisogno di garantire qualit?, tipicit? e sostenibilit? ad un viaggiatore sempre pi? esigente ed attento.
“Se il turismo enogastronomico ? la principale voce di stabilit? dell’intero comparto – sottolinea il presidente delle Citt? del Vino Giampaolo Pioli – capace di portare vantaggi a tutti, dalle aziende alla ristorazione, dalla ricettivit? ai grandi e piccoli comuni, ? evidente che il settore ha bisogno di pi? attenzione […]. E’ necessario fare sistema, con strategie di marketing territoriale ed interventi finanziari mirati, per affrontare le sfide della competitivit? e sviluppare il ruolo dell’enoturismo a vantaggio delle economie locali”.
Dal 6 al 9 maggio il Piemonte dedica al mondo professionale del turismo enogastronomico l’undicesima edizione di BITEG (Borsa internazionale del turismo enogastronomico), in programma tra Astigiano, Monferrato e Langhe. La Borsa tratter? i temi della qualit?, tipicit? e sostenibilit?, ed offrir? suggestioni gastronomiche legate a Torino prima capitale del regno ad una anno dalle celebrazioni dei 150 anni dell’Unit? d’Italia ripercorrendo i luoghi, prodotti e citando i personaggi di quel periodo storico: si passer? dai Caff? storici al Barolo, dalla cioccolata al vermuth, ai piatti che hanno fatto epoca e che ci hanno accompagnati fino ad oggi.
Che aspettiamo? let’s go!In viaggio con Bacco!
Foto Drinking-Bacchus