Waikiki con i suoi grattacieli ? ormai alle spalle. Tutta la frenesia, gli eccessi e il consumismo della tratto di costa pi? famoso di Honolulu scompare dai finestrini del bus.
S?, perch? uno dei migliori modi per visitare l’isola di Oahu ? proprio quello di aspettare alla fermata il primo autobus che punta in direzione nord e lasciarsi trasportare in giro per l’isola. Partite presto perch? il mezzo non ? certo veloce e deve far pure molte fermate, ma la piacevolezza del viaggio e la gioia di aver dato un piccolo aiuto alla natura ripagher? queste modeste scomodit?.
Dirigendosi in direzione est, dopo un’ampio tratto di aspra costa in cui si scorge l’origine vulcanica dell’isola, scendiamo a Makupu’u Point, un imponente promontorio con una vista magnifica sulla costa orientale. Non si pu? resistere ad una salita fino alla cima anche se il sole picchia fortissimo e non c’? nemmeno un albero a regalarci un po’ d’ombra lungo il cammino.
A met? percorso si gode la vista di un tratto d’oceano che un cartello descrive come una zona dove si scorgono, nel periodo giusto (ed ? il periodo giusto), le balene. Il tratto di mare ? di un blu intenso e molto vasto: solo in lontananza e con una gran dose di fortuna riusciamo a scorgere qualche spruzzo di una tranquilla balena. Avere un binocolo in questo momento sarebbe stato utile…
Ripreso il cammino, giungiamo in cima. Scorgiamo il faro che domina la parte nord del promontorio, ma poco pi? in su lo sguardo pu? spaziare sulla costa nord-orientale. Un capolavoro: l’acqua ? una sintesi di decine di azzurri e blu insieme; bagna le spiagge dorate proprio sotto le montagne di un verde accesso e circonda due piccole isole in mezzo alla baia. Calcolando bene i tempi riprendiamo in tempo l’autobus.
Potremmo fermarci a Kailua, ma bench? sia solo una cittadina ? gi? un po’ troppo turistica per il viaggio di oggi. Scendiamo quindi prima, a Waimanalo Beach, una piccola, isolata spiaggia dove l’acqua ha uno splendido color turchese e dove il paesaggio ? magico, con i monti che si ergono verticalmente sull’acqua.
Una famiglia ? intenta in un pic-nic, i bambini giocano sulla sabbia e per noi ? il tempo di tuffarci nelle acque della baia. Ci rilassiamo un po’… Il viaggio ? molto lungo fino alla prossima tappa, ma guardando dai finestrini i paesaggi della costa quasi il sonno ci prende.
La costa nord di Oahu ? famosa in tutto il mondo per le enormi onde cavalcate dei surfisti. Qui infatti l’oceano si scaglia su un particolare tipo di fondale costiero che crea onde magnifiche. Ad esempio le onde a tubo del Banzai Pipeline: siamo diretti proprio l?…ma ci accorgiamo di essere scesi alla fermata prima!
Lo spirito aloha ? in noi e quindi con spensieratezza camminiamo sulla spiaggia verso la nostra meta (che non siamo sicuri esattamente dove sia). Ad un tratto qualcosa di molto simile ad un grosso sacco si para davanti a noi: sar? quasi due metri e sembra una specie di involto arrotolato di materiale spugnoso.
Giorgia mi guarda e mi dice che quella cosa respira…ed ha i baffi. E’ una foca! Non capiamo bene come sta, all’inizio quasi ci preoccupiamo, ma in realt? si sta godendo il sole. Si muove un po’, trova la posizione giusta e torna a oziare.
Mi viene quasi voglia di imitarla, ma gi? le onde attraggono la nostra attenzione. Dopo una lunga camminata, non ci vuol molto a capire qual’? il posto giusto: le acque davanti alla spiaggia sono piene di surfisti. Le onde sono enormi, continue, rumorosissime, ipnotiche. Non fermatevi a guardarle o starete l? per molto tempo. L’oceano ? potente, lo spettacolo ? primordiale.
I surfisti cavalcano coraggiosi queste enormi masse d’acqua: le dimensioni dei loro corpi ti fanno capire quanto gigantesche sono le onde. Vediamo anche le famose onde a tubo: fantastiche. La mia macchina fotografica scatta all’impazzata. Restiamo l? per un paio d’ore, ma ? gi? ora di ripartire: l’autobus, come gi? scritto, non brilla per velocit?. Mentre cala la sera e stiamo tornando a casa gi? pensiamo a domani: dove ci porter? il prossimo autobus?