Ecco l’ennesima conferma che chi crede nello sviluppo sostenibile non ? un povero utopista che gioca a fare figlio dei fiori. Proteggere, curare, difendere il territorio da uno sviluppo troppo intensivo significa dare valore, aumentare l’attrattivit? di un luogo agli occhi di turisti mossi da una profonda voglia di scoperta.
Rifiuti abbandonati, scarichi selvaggi, abusi edilizi che trasformano spiagge da sogno in discariche. Il nostro pianeta ? pieno di situazioni del genere ma fortunatamente esistono ancora, alcuni angoli incontaminati che costituiscono veri santuari per la fauna selvatica e per i viaggiatori pi? esigenti.
A darci la conferma di tutto ci? ? il sito Mother Nature Network che ha analizzato le coste di tuto il mondo alla ricerca delle spiagge pi? spettacolari ed eco-friendly e non si sono stupiti troppo quando hanno scoperto che la maggior parte di questi paradisi di sabbia e mare sono situati all’interno di aree protette o difficilmente raggiungibili dal turismo di massa. In molti casi si tratta di spiagge che hanno un accesso controllato e la cosa non ci stupisce affatto: se davvero teniamo a qualcosa ? inevitabile che la vogliamo proteggere, curare e tenere sotto controllo!
Ma se tutti questi luoghi sono in qualche modo distanti dal cosiddetto “mondo civile”, alcuni gli sono inaspettatamente vicini, dal punto di vista fisico, come la spiaggia di Goosewing, nel Rhode Island, non distante da Boston e non troppo lontana da New York. E se spesso troviamo le spiagge top alle latitudini, e nelle regioni, che siamo abituati ad associare al viaggio di mare da sogno (Brasile, Thailandia, Hawaii, Costa Rica), in qualche caso arriva la sorpresa. Chi avrebbe potuto pensare che l’Oregon battesse la California, o che, parlando di Spagna, emergesse l’atlantica Galizia?. Ecco le scelte di Mother Nature Network.
Whitehaven Beach, Whitsunday Islands, Australia. Quasi 7 chilometri di schiuma candida, mare cristallino e sabbia finissima giustificano il nome “Paradiso bianco” di questa spiaggia a forma di mezzaluna, situata nella pi? grande delle 74 isole che compongono l’arcipelago di Whitsunday in Australia. Un luogo talmente bello che per preservane le caratteristiche naturali l’autorit? del Parco Marino della Grande Barriera Corallina ne limita gli accessi, consentiti solo con guida turistica.
Playa Matapalo, Penisola di Osa, Costa Rica. Immersa nella foresta pluviale tropicale, all’interno della riserva Portalon National Wildlife Refuge , la spiaggia di sabbia grigia del piccolo paese di Matapalo ? il paradiso di ecoturisti e surfisti grazie alle alte onde dell’Oceano Pacifico. La Penisola di Osa su cui si trova questa incantevole costa racchiude in s? la met? delle 500mila specie di animali e piante che vivono in Costa Rica.
Hanauma Bay Nature Preserve, Oahu, Hawaii. La baia di Hanauma, un paradiso per gli amanti dello snorkeling, non ? sempre stata cos? pulita, il suo attuale valore ? dato da una gestione sostenibile (strano, eh?). Situata sull’isola di Oahu, sede della capitale Honolulu, questa meravigliosa spiaggia vulcanica, solo dal 1990 impone ai bagnanti rigide norme per rispettare il fragile ecosistema del luogo ora protetto dal Marine Life Conservation District. Il numero di visitatori ? limitato e i pochi fortunati prima di entrare sono istruiti sulle regole da seguire nell’area attraverso un video didattico.
Koh Libong, Provincia di Trang, Thailandia. Una scelta controcorrente, dettata dalla volont? politica di preservare l’ambiente e aiutata dalla scarsa accessibilit? dei luoghi, ha permesso alle spiagge dorate della piccola isola tailandese di Koh Libong di rimanere incontaminata. A differenza degli altri lidi della penisola votati al turismo di massa, i funzionari della provincia di Trang si sono impegnati (grazie anche all’aiuto degli svedesi) per affermare l’ecoturismo e la sostenibilit? ambientale nell’isola scarsamente abitata. Ora la costa ? il regno dei granchi, degli uccelli e delle tartarughe.
Las Islas Cies, Spagna. Parli di spiagge spagnole e subito vengono in mente i litorali mediterranei, ma sono le atlantiche coste della Galizia ad offrire lo spettacolo migliore. Le bianche sabbie e le acque turchesi delle Isole Cies sono preservate e protette dal Parco Nazionale delle Isole Atlantiche della Galizia Il numero di visitatori ? limitato, le auto sono proibite (le isole si raggiungono in 40 minuti di battello dalla cittadina di Baiona) e si pernotta solo in campeggio.
Sancho Bay, Fernando de Noronha, Brasile. L’isola di Fernando de Noronha al largo delle coste brasiliane ? una riserva marina protetta, solo 420 turisti alla volta possono accedere (tramite una scala a pioli incastrata in un crepaccio) a una delle dieci spiagge pi? belle di tutto il Brasile: la Sancho Bay.
Short Sands Beach, Oregon, Stati Uniti. La baia offre privacy completa, il bosco circostante isola dalla caotica quotidianit? e i surfisti portano allegria e movimento. Tutto questo ? la spiaggia di Short Sand incastonata in un golfo, circondata dalle montagne e immersa nel verde del Oswald West State Park. Quindi lasciate l’auto nel parcheggio che dista soli 400 metri, imboccate uno dei tanti sentieri e lasciatevi rapire dal dolce suono della risacca dell’Oceano Pacifico.
Goosewing Beach Preserve, Rhode Island, Stati Uniti. Spiagge, dune e stagni costieri si fondono nello scenario del Rhode Island. La spiaggia di Goosewing ? aperta nei mesi estivi grazie ad un accordo tra la citt? di Little Compton e il gruppo The Nature Conservancy a cui appartiene la zona e che si batte per proteggere gli uccelli in via di estinzione. Quindi oltre al costume da bagno e alle creme solari ricordatevi di portare con voi un binocolo e una guida all’introduzione dell’ornitologia.
Morale della favola: amiamo davvero qualcosa o qualcuno? Forse dovrebbe essere inevitabile proteggerlo e tutelarlo perch? CRESCA al meglio per noi stessi e per tutti colori che oggi e domani ne possono e ne potranno godere.